SULLE TRACCE DI ZARTOSHT-Iran

Una ricerca di ciò che resta della religione e dei seguaci di Zoroastro -Il tempio del fuoco (Atashkadeh) di ciak ciak

Sul mio sussidiario delle elementari c’era un’immagine che aveva particolarmente colpito la mia fantasia di bambino, Un tempietto quadrato con archi a sesto acuto,  un santone persiano  in un alone di luce infuocata pregava davanti ad un braciere con alte fiamme . Quando in Iran ho sentito parlare del tempio del fuoco di Zartosh cioè Zoroastro potete immaginare la curiosità di vedere…

Il villaggio di Chak Chak “goccia a goccia”, costituito da un Pir arroccato sotto una parete di roccia torreggiante nel deserto dell’Iran centrale, è il più sacro dei  santuari di montagna dello Zoroastrismo. Chak Chak serve come punto di pellegrinaggio per i devoti zoroastriani. Ogni anno, dal 14-18 giugno molte migliaia di zoroastriani da Iran, India e altri paesi affollano il tempio del fuoco a Pir-e Sabz per fare preghiera attorno al fuoco sacro del tempio dove secondo la leggenda era il rifugio di Nikbanou seconda figlia dell’ultimo Shah Sassanide pre-islamico, Yazdgird III dagli arabi invasori (637 d.C.). Il nome ciak ciak deriva dal rumore delle gocce d’acqua che stranamente trasudano dalle rocce in un luogo arido e deserto.

La storia popolare lo racconta come di un posto misterioso e particolare legato ad una leggenda che narra: che messa alle strette dall’esercito invasore arabo nel 640 CE, temendo per la  sua cattura, Nikbanou prego Ahura Mazda per proteggerla dai suoi nemici. In risposta alle preghiere di Nikbanou, la montagna miracolosamente si apri e la pose al riparo dagli invasori.

Le torri del silenzio

Le torri del silenzio Zoroastriane spesso poste su aree elevate e lontane dai centri abitati sono una istituzione tipica della religione iraniana di Zarathustra,  Servono per la deposizione dei cadaveri su impalcature esposte ai venti, che, lì esposti, vengono smembrati e divorati dagli uccelli rapaci e non.

Per lo zoroastrismo il fuoco è sacro e pertanto non può toccare i cadaveri, considerati impuri, rendendo impossibile il ricorso alla cremazione. Non si ricorre nemmeno alla sepoltura,  perché anche la terra era sacra e come tale non poteva essere contaminata. La scomparsa del cadavere per via degli uccelli, che, non toccando terra, restano in aria e negli alberi, risolve questo dilemma. Le ossa sbiancate, venivano sciolte nella calce nella buca situata al centro della costruzione. La cui circonferenza era divisa in cerchi concentrici.

Gli uomini nell’ anello più esterno della torre…le donne in mezzo ..i bambini al centro. Secondo altri vi erano anche quelle per soli gli uomini e quelle per le donne con i bambini.

(Clicca sulle foto per ingrandirle)

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