Il mare, potenza e allo stesso tempo meraviglia e sgomento, fascino e timore di noi umani, piccoli esseri in confronto alla sua immensità. Ci attrae come la luce le falene e offre sempre l’occasione per fare degli scatti emozionanti. Ora calmo liscio come l’olio. Poi impetuoso e spumeggiante o addirittura pauroso e a volte mortale come sa essere lui in tempesta, dal rumore terribile! Ma poi calmo, benevolo dona il piacere dei tramonti dorati o rosso rubino delle calde e tranquille serate d’estate o cupi e paurosi dei temporali d’inverno. Il sapore del sale e il piacere della sabbia che scorre tra le dita nelle vacanze d’estate. Il mare blu smeraldo nel cui infinito orizzonte terso o nebbioso capita a volte in silenzio di riposare lo sguardo e l’animo. Il mare come confine, barriera, insormontabile che a volte imprigiona ambizioni e sogni. Limite tra; al di qua le certezze al di là il mistero.
Ed è al mare che mi reco ogni giorno quando ci sono vicino, un quotidiano appuntamento per rubargli le albe ed i tramonti nelle situazioni più belle.Mi illudo di imprigionarli e portarli con me, con incluso come degli Exif il profumo di salsedine, il rumore del vento o lo stridio dei gabbiani. Ma poi mi accorgo che le sensazioni sono solo nei miei ricordi e li riassaporo e rivivo nitidi perché riaffiorano solo guardando l’immagine rubata che non è labile come la mia memoria. Mi fermo qui, è giunta l’ora che smetta di annoiarvi.
(Clicca sulle foto per ingrandirle)
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